"Il mio lavoro mi annoia, è ripetitivo!"
Quante volte abbiamo detto o abbiamo sentito dire questa frase?
A volte la routine lavorativa sembra starci stretta e vorremmo un pò di differenziazione nei nostri compiti e nelle nostre mansioni. In effetti i cambiamenti sono più che positivi e, anche lavorativamente parlando, la varietà nel lavoro ci aiuta a crescere professionalmente.
Ma cosa s'intende per "varietà nel lavoro"?
In ambito lavorativo, si parla di varietà per descrivere il grado di differenziazione fisica della mansione e dell'ambiente in cui si svolge: differenziazione del ritmo di lavoro richiesto; nella localizzazione fisica del lavoro; nelle operazioni prescritte e nel numero di persone disponibili per interagire nell'area di lavoro. La varietà è riferita essenzialmente alle caratteristiche prescritte e conosciute della mansione.
Alcuni studi svolti nel settore industriale, dimostrano che coloro che lavorano in ambienti caratterizzati da scarsa varietà, provano insoddisfazione e/o noia, e la necessità di introdurre dei cambiamenti, porta a una performance ridotta, a un maggior assenteismo e a un turnover più elevato.
Inoltre, è stato evidenziato come un lavoro più variato comporta maggiore produttività, maggiore variabilità dell'output e maggior grado di accettazione del compito.
Ovviamente, la varietà non può essere considerata come un vero e proprio fattore di motivazione. Del resto, abbiamo già visto che la scelta di un lavoro dipende da tanti fattori.
Tuttavia, è un elemento da tenere assolutamente in considerazione durante il processo di ricerca lavoro. Allo stesso modo, le aziende dovrebbero rendere stimolanti e nuovi i luoghi di lavoro e le mansioni, rendendo così appetibili anche le loro offerte di lavoro.
Secondo te cosa rende un lavoro stimolante e vario?
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