ll CV è stato inviato e il telefono è squillato: il tale giorno alla tale ora nel tale posto, e adesso?
Cosa puoi aspettarti? L’occasione è unica, irripetibile, non si può fare prima la prova e per di più si sa che nei primi minuti ti giocherai tutto!
Come può essere un colloquio?
Conoscitivo: serve per farsi una prima impressione su di te, su come staresti in squadra, per capire cosa saresti in grado di fare da subito e quanto tempo potrebbe servire per lasciarti ambientare.
Tecnico: per capire bene le competenze legate alla mansione ma non solo, anche per future mansioni.
Assessment: chi sceglie per questa opzione vuole poter valutare più candidati contemporaneamente che affronteranno dinamiche di gruppo per poi presentarsi individualmente. In questo colloquio è più difficile farsi notare, anzi è facile eccedere.
Un colloquio poi può essere Formale o Informale, anzi direi “fintamente formale” perchè anche se il recruiter si pone in maniera amichevole è comunque colui che opterà per il tuo prossimo passo se dentro o fuori da lì.
Stress Interview questa modalità è molto “hold” ma ancora usata dai veterani delle HR e consiste nel metterti volutamente sotto stress, a disagio e ansia per valutare subito la tua capacità di reazione e di adattamento, ricordalo se ti trovi in una situazione strana.
Con Test: qualche volta capita di essere sottoposti a batterie di test attitudinali, di personalità, di lingua ecc. in genere viene preannunciata, ma non sempre.
Un congiglio per la #ZERODISTANZA
Tra mordicchiarsi la bocca dall’ansia e il sorridere è meglio questo seconda opzione senza ombra di dubbio perchè cercare di avere un atteggiamento sicuro ed ottimista influenzerà positivamente anche il recruiter.